lunedì, settembre 08, 2008

Fare conti con le carote

Dopo la lunghissima pausa estiva (solo dal blog!), eccomi di nuovo qui di fronte al computer per aggiornare un po' il mio bistrattato blog.

Delle vacanze ho solo un lontano ricordo... magari appena trovo un po' di voglia metto online anche un paio di foto. A parte quelle due settimane in Italia, io e Leonora siamo stati a Tinos, fra spiagge caraibiche e piccionaie veneziane.

Il semestre nuovo e' iniziato e sono sommerso dagli impegni. Sapevo gia' che avrei dovuto fare l'assitente per un corso di matematica per informatici ("Verzamelingen en relaties", Insiemi e relazioni), ma visto che da gennaio a giugno saro' negli Stati Uniti per una visita di ricerca, hanno ben pensato di appiopparmi un altro corso per questo semestre. Pesaaaaaaante. Perlomeno mi servira' per esercitarmi a parlare olandese, visto che e' per studenti di chimica e farmacia del primo anno... e poi e' insegnato da un super personaggione!

Il corso e' matematica di base, anzi, ancora piu' elementare... parla di radici, frazioni, potenze, grafici di funzioni e via cosi'. In particolare, c'e' un capitolo chiamato "Rekenen met wortels", che un buon traduttore automatico tradurra' come "Conteggi con le carote". Non c'e' nulla di sbagliato, infatti, a parte che in olandese carota si dice "wortel", cioe' radice... il che mi riporta ai discorsi sull'elementarita' dell'olandese... a parte l'esempio precedente, mi vengono in mente anche "bromfiets" per motorino (cioe' "bicicletta brum", e non sto scherzando), "ruggenprik" (cioe' "puntura sulla schiena") per quell'anestesia prima di un cesareo, "handschoen" (cioe' "scarpa da mano", giuro non scherzo) per guanto e via cosi'...