domenica, settembre 10, 2006

I programmi tv

Introduzione
Da queste parti, oltre ai canali olandesi, in tv passano anche tantissimi canali stranieri (c'e' anche RAI 1!), quelli di lingua inglese a volte anche coi sottotitoli.

Antefatto
Una serata annoiata, in compagnia di un greco e di un indiano....

Il fatto/1
Gli inglesi sono gente perversa, c'e' poco da fare... stiamo facendo zapping per trovare qualcosa di interessante e vediamo tre cinquantenni che navigano in un lago con un camper... piu' precisamente, tutti e tre sono partiti da terra con un veicolo, il primo con un camper, il secondo una pick-up, il terzo un monovolume. Lo scopo era fare in modo che questi mezzi andassero anche in acqua: il primo e il secondo hanno messo un motore, il terzo una vela (!). Vinceva chi arrivava dall'altra parte del lago!

La conclusione/1
Quello in camper e' affondato per primo e si e' fatto soccorrere da quello in monovolume, poi hanno iniziato ad imbarcare acqua insieme e si sono rabaltati. Dopo quattro ore e' arrivato quello in pick-up a vela spernacchiandoli con accento inglese... sono rimasto senza parole per un'ora!

Il fatto/2
Ma il bello doveva ancora venire! Capitiamo su altro programma, "Brainiacs", in cui vengono fatti esperimenti stupidi in nome della scienza! Il primo che abbiamo visto cercava di capire cosa non si puo' fare quando si hanno degli elettrodi in diversi muscoli che stimolano movimenti involontari... per fare un esempio, sono riusciti a dimostrare (avreste dovuto vederlo!) che non si puo': bere una birra, farsi la barba (da cappottarsi dal ridere, il tipo era tutto tagliato!), portare un vassoio di bicchieri di vino!
Senza contare le varie "rubriche", ad esempio "Cose da non mettere in microonde" (un fiammifero diventava un lancia-palle infuocate!) oppure "Non mischiate queste due cose" (hanno fatto esplodere qualcosa con del cioccolato e un'altra cosa che non ricordo).

Conclusione
Al mondo c'e' gente malaaaata. State attenti agli inglesi.

martedì, settembre 05, 2006

I nomi delle vie

Sono andato in cerca di un posto per comprare una bicicletta usata. Una gentile indigena mi ha scritto su un foglietto un paio di posti. Uno di questi si trovava in

3e Binnenvestgracht,


il che vuol dire "Terza Binnenecceteraeccetera". Ho chiesto allora, scherzando, dove sono le altre, e la tipa guardandomi con compassione mi ha detto che a Leiden ce ne sono quattro, chiamate semplicemente prima, seconda, terza e quarta Binnenblablabla... il fatto e' che NON sono vicine, sono in quattro parti del centro citta', e praticamente tutte lontane una dall'altra.
Ho chiesto spiegazioni di questo curioso fatto ad un assessore di Leiden, il quale ha riposto testualmente: "Se ti fossi ammazzato di canne per 40 anni, anche a te sembrebbe un'idea intelligente".

Come diventare olandese, fase 1.

Olanda e biciclette, non vi diro' nulla di nuovo. Nondimeno, e' incredibile vedere come tutto sia a misura di ciclista! Le piste ciclabili ci sono a fianco di ogni strada, spesso anzi ci sono strade permesse solo alle bici e, virtualmente, si puo' andare dappertutto. Solo l'autostrada e' off-limit... anche se poi, in realta', vi sono piste ciclabili che corrono *in fianco*, ad esempio, qui davanti alla mia residenza, c'e' una pista ciclabile che va da l'Aia (Den Haag) ad Amsterdam...
Senza contare che il rapporto macchine/bici, almeno per quello che ho potuto vedere io, e' qualcosa come 1 ogni 100!

Comunque! Ho la fortuna di essere a due minuti di strada dal dipartimento (anche se i corsi del lunedi' sono alla Univeristeit van Amsterdam e quelli del martedi' alla Universiteit Utrecht), ma il centro di Leiden e' a 4-5 km. Dato che l'autobus non passa spesso, ho pensato di fare l'olandese vero e comprarmi una bicicletta! Pranzando in centro chiedo aiuto alla cameriera, e riesco a farmi scrivere tre-quattro indirizzi dove trovarne di seconda mano (vedi il prossimo post per un aneddoto su questo). Vado dal primo, e la bicicletta meno costosa va per 60 euro! Ma siete fuori?! Anche dagli altri e' piu' o meno uguale, cosi' mi rassegno (dopo aver contrattato come un turco) a pagare 50 euro. Mi hanno anche tutti consigliato di comprare un lucchetto enorme, dato che il furto di biciclette e' una delle attivita' piu' redditizie da queste parti (neanche a padova ho visto lucchetti cosi' grandi!) e cosi' se ne vanno altri 10 euro.

Okay, e' arrivato il momento di partire con il mio casseotto nuovo fiammante... credo sia la prima volta in tre-quattro anni che salgo su una bicicletta, chi mi conosce bene sa quanto la odio. D'altra parte, qui non c'e' altra maniera di andare in giro... Allora, i primi metri mi sento come un bambino diversamente abile che cerca di imparare a pedalare... sento che ogni metro potrebbe essere l'ultimo e mi immagino gia' decine di perone a deridermi per essere caduto come un pero (tra l'altro qui le biciclette hanno delle ruote anteriori strettissime, perche'? Si ondeggia a destra e a sinistra a manetta!). Nonostante cio', riesco a guadagnare un minimo di sicurezza e inizio a pedalare trionfalmente! E pedalo, e pedalo, e pedalo, e pedalo e zio bestia quand'e' che arrivo! A meta' strada, mi ritrovo con le gambe che mi fanno male (questo dopo un paio di chilometri eh, non e' che ho fatto il giro d'Italia), sudato e sorpassato da donne, vecchie e bambini... Ma l'importante e' arrivare sani e salvi, giusto?

Morale della favola: dovro' aspettare un pochino prima di fare l'olandese vero...

lunedì, settembre 04, 2006

Si inizia bene! Anzi, no...

Il viaggio sembra iniziare bene, stranamente non dimentico nulla a casa. La valigia e' 5 chili sopra il peso massimo, ma devo stare via un anno, non importa, pago il sovraprezzo e via.
In aereo mi accorgo di aver una fame spaziale, quindi chiedo una bibita e un super-tramezzino, €5,50, pago con cinquanta euro e ne ricevo 55,50 indietro... non male! Mi viene quasi la tentazione di ordinare qualcos'altro, che ne sai, magari guadagno ancora un paio di euro :).

Arrivo ad Amsterdam, la stazione dei treni e' dentro l'aeroporto, comoda comoda, prendo il treno (stavolta quello giusto!) e arrivo in poco piu' di un quarto d'ora a Leiden. E' domenica, quindi devo dormire in una pensione e il mattino successivo alzarmi presto per andare a prendere le chiavi della mia stanza. OK, decido di camminare al posto, qual e' il problema? Faccio trecento metri e sento "STOC!"... una rotella se ne' andata: si sa, dio da' e dio prende, non poteva andarmi cosi' bene. Comunque, provo a rimettere la rotella a posto: la prendo in mano e... zio ken mi ustiono! In pratica la parte di plastica fra la valigia e la ruota si era fusa... come ho fatto? Solo dio lo sa... In ogni caso rimango a un chilometro dalla pensione, con una valigia da 25 chili, la borsa del portatile strapiena di cose e il marsupio. L'unica cosa che ho potuto fare e' stata caricarmi in spalla 'sta cazzo di valigia e fermarmi ogni cento metri per respirare. In ogni caso, dopo un tempo infinito riesco a trascinarmi alla pensione, mi presento ansimante e sudato come un cinghiale dopo una sauna, pago e mi distendo a letto (ultimo piano, ovviamente! Per fortuna ho potuto lasciare le borse al piano terra). Alle nove e mezza di sera ero gia' crollato dal sonno...

Eccomi qui!

Storie di vita e casi umani, tutto per annoiarvi & rompervi le scatole, dall'Olanda con ardore.