Circa 8300 chilometri in 22 giorni, da Martellago a Capo Nord e indietro!
Mi e' appena capitato fra le mani il diario di bordo di quel viaggio (in realta' le fotocopie)... ecco un paio di testimonianze in versione integrale.
Giorno 1, ore 9:37. Si parte bene. Scrive: Panda.
"Stefano deve avere dei glucidi indigeriti nello stomaco che danno luogo a flatulenze, la situazione non e' ancora grave, ma potrebbe diventarlo..."
Giorno 5. All'approdo del traghetto. Scrive: Panda.
"...Dopo aver fatto due tiri con la nostra pallina, decidiamo di fare colazione e in quel momento scopriamo che anche questa volta il folletto verde, che vive nella nostra macchina, ci ha combinato uno scherzetto: ha rubato la terrina portastoviglie con stoviglie e, crediamo, l'ha nascosta nella saletta comune del nostro vecchio campeggio danese. Si sono salvate due forchette e 1 cucchiaio e il nostro grande passino (non un passino grande) e le pentole. Salutiamo piatti, bicchieri, coltelli e cucchiaino... Ciao Ciao!"
Aggiornamento, Giorno 5. In traghetto. Scrive: Panda.
"Il viaggio e' stato piacevole e soprattutto proficuo. Infatti abbiamo ovviato alla perdita delle nostre stoviglie prendendo in "prestito" dal ristorante circa 200 piatti di carta, 9 bicchieri, un coltello e una forchetta."
Giorno 8, Oslo. Scrive: Alvise.
"Dato che abbiamo comprato una sorta di piadine norvegesi, "lefser", solo che fatte con le patate, ci e' saltata la -malaugurata- ieda di mangiarle con i fagioli messicani e il tonno. Tonno al naturale Maruzzella e fagioli messicani NON VANNO D'ACCORDO: il pappone che ne e' venuto fuori puzzava di sudore piu' di un maratoneta dopo quaranta chilometri di corsa...
Alle ore 22:23 Panda e' ufficialmente impazzito.
Ha iniziato a mangiare dei bocconi spropositati di riso coi piselli, tonno e fagioli insieme alle simil-piadine, cose che nemmeno la mandibola di un orso sopporterebbe, gridando e mugolando frasi incomprensibili e bevendo birra per cercare di buttare giu' tutto...
Dopo altri quindici minuti di follia, comprendenti fra le altre cose il salto dei tiranti della tenda (a breve specialita' olimpica), proclami inintelligibili e sberleffi degni di Jim Carrey, e' in qualche maniera rinsavito."
Giorno ignoto. Presumibilmente il 16. Scrive: Stefano.
"Ora sono le 18.23 e siamo circa a dove al nostro povero tesoro Alvise e' venuto un attacco improvviso al basso ventre, ma quando gia' vedeva la luce dopo ben due giorni e mezzo, si e' ricordato di essere stitico e quindi niente."
Giorno 18. Scrive: Stefano.
"Siamo in Svezia, e' cominciato il caldo e noi abbiamo iniziato a sudare, necessitiamo di una doccia: siamo tre alci in vacanza! Abbiamo deciso di saltare Umea e puntare verso Sundsvall, 260 km piu' a sud.
Marco rovina subito la mia vena poetica dicendomi "No sta scriver massa! Che no ghe stemo piu'! Allora volevo solo dirti che oggi abbiamo deciso ufficialmente la nostra colonna sonora del viaggio: GENESIS e PITURA FRESKA."
Giorno 22. Conclusione. Marghera. Scrive: Stefano.
"Torniamo a casa arricchiti tutti da questo lungo viaggio, ognuno di noi serbera' qualcosa (Alvise qualcosa in piu')."
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